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VOCABOLARI DLA MALA

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COD: 9788888552439 Categorie: , Tag: , Product ID: 1442

Descrizione

“Fé ’n gir a Pòrta Pila” vuol dire, oggi, girovagare un’oretta in un mercato multietnico dove, tra i banchi delle mercanzie più disparate (e più “taroccate”), incontri il pensionato con la
borsa della spesa, la nigeriana che si misura una T-shirt con le paillettes, il cinese che vende occhiali da vista, la signora che cerca l’antiquariato e l’arabo che invoglia i clienti con mezze frasi in piemontese.
Vuol anche dire – ahimé – vedere scritto “Baloon” (all’inglese!) il glorioso nome del Balon. “Fé ’n gir a Pòrta Pila”, però, vuol dire ancora, per i torinesi di tutte le età, girovagare tra banchi e negozi come tra i sentieri del tempo che ci parlano ancora – nel linguaggio di oggi – della Torino di ieri. Parlano di un’umanità diversa, di certo più povera, dove c’erano i galantòm e quelli della mala. Parlano di un’umanita divisa in drito e ruscon, in cui l’appartenenza era segnata in modo inequivocabile dal lnguaggio.
Il lessico della mala ha sempre esercitato un certo fascino sui torinesi (e sui piemontesi in genere), ma la documentazione è sempre stata carente, ad eccezione di poche annotazioni di
Viriglio a fine ’800 e del volumetto di GEC nel 1971.
L’edizione presente nasce dall’idea di Roberto Marra di riprendere le voci valide di Gianeri (GEC) integrandole con i modernismi, di divulgare i contributi di Lombroso e di Aly-Belfadel,
restati sinora noti ai soli specialisti, e di tramandare i gerghi dei giramond e dei mestieri itineranti.

Informazioni aggiuntive

Autore

GIUSEPPE GORIA

Pagine

128

Formato

11×17

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