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I FUOCHI DEL TEMPO OSCURO

4,50 2,00

Romanzo Dolciniano

COD: 9788886425988 Categorie: , Tag: , Product ID: 1470

Descrizione

Il Medioevo è stato da molti definito, spesso a torto, un periodo oscuro; oscuro per la cultura, l’arte, il pensiero. Era, però, paradossalmente un’epoca ricca di fuochi. I fuochi delle campagne, i fuochi che illuminavano case e paesi, i fuochi delle feste, i fuochi dei roghi. E i fuochi degli innovatori, di chi ebbe il coraggio, la temerarietà o la follia di andare, anche per un solo momento, le coscienze. Al di là di ogni considerazione religiosa o politica, non si può negare che Fra Dolcino è stato uno di questi personaggi.
Sulla vicenda dolciniana molto si è detto e scritto e non è nostro intento portare alla luce nuovi fatti sulla storia di Dolcino, lasciando questa difficile incombenza agli storici.
“I fuochi del tempo oscuro” vuole essere invece un romanzo ambientato nell’epopea dolciniana, con esatti riferimenti storici, dove i personaggi spesso reali e a volte immaginari, si muovono con tutte le contraddizioni, morali, religiose e umane degli uomini di quell’epoca e nei quali spesso non manchiamo di riconoscerci.

 

PREFAZIONE

Nel dipanare un’agile e sciolta narrazione, “I fuochi del tempo oscuro” si rivela quello che dichiara d’essere: un romanzo. La storia, ambientata al tempo dell’epopea Dolciniana, ne ha per fulcro l’incipit, gli intenti ed il tragico finale. I riferimenti storici, frutto di ricerche bibliografiche dell’Istituto Storico Italiano, al Ministero per i beni culturali ed ambientali oltre ai rimandi al saggio “La croce e il rogo”, Edgardo Sogno ed. Mursia, sono parte integrante delle mosse di personaggi, reali ed immaginari, rivelandone le contraddizioni morali, religiose ed umane. Al di sopra della vicenda romanzata, incentrata su tre frati dell’Ordine dei Predicatori, aleggia la figura di Fra Dolcino da Novara, la cui avventura ereticale fu cantata da Dante (Inferno XXVIII, vv 55-60).
La Cronaca degli avvenimenti venne redatta da un anonimo ecclesiasta, con il titolo di “Historia fratis Dulcini heresiarche”. Escludendo la più o meno fantasiose leggende, Fra Dolcino aderì verso la fine del 1200, al movimento clericale di Gherardo Segarelli, assumendone la guida dopo che il fondatore venne messo al rogo, il 18 luglio 1300. I dolciniani fecero capillare predicazione, dapprima in Trentino e in Lombardia, riunendosi poi a Gattinara, per approdare infine nella valle del Sesia, in territorio di Serravalle. Aggravandosi la persecuzione nei loro confronti, gli “eretici”, si spostarono sopra il paese di Campertogno, in una fortificazione naturale, chiamata “Parete Calva”, fino all’inverno del 1306 quando, sperando in un rifugio più sicuro, raggiunsero il Monte Rubello, presso Trivero, in Diocesi di Vercelli, fortificandovisi. [..]

Informazioni aggiuntive

Autore

SILVANO NUVOLONE

Pagine

160

Formato

11×16,8

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